venerdì 29 novembre 2013

Calcoli biliari e colecistopatie, come curarsi a tavola

di Andrea De Simone, con la collaborazione di Giuseppe Annunziata

Le funzioni principali della colecisti sono quelle di accumulo e secrezione di bile prodotta dal fegato. Essa è riversata nel duodeno (parte prossimale dell'intestino tenue) in seguito all'arrivo del chimo gastrico. La bile, composta essenzialmente da colesterolo, sali biliari , lecitina ed altre sostanze, è importante per la funzione digestiva dei grassi, in particolare essa funge da vero e proprio emulsionante, oltre a preoccuparsi dell'assorbimento delle vitamine A, E , D e K presenti nei lipidi , nonché nell'eliminazione della bilirubina prodotta in seguito alla degradazione dell' emoglobina. Infine, è un ottimo anti acido per il nostro stomaco (in particolare nella porzione fino all'ileo).

Uno dei disturbi principali della colecisti, è la cosiddetta calcolosi biliare. Causata da cattiva alimentazione, eccesso di grassi, o repentini cambi di peso, essa può causare non pochi problemi al nostro apparato digerente nonché al nostro organismo. La condizione di calcolosi , vede la produzione di calcoli , ammassi di colesterolo (per lo più) e bilirubina e altre sostanze, nelle vie biliari (dotti epatici, cistico e coledoco).
Un giusto regime alimentare è necessario per ovviare-tamponare, a questo problema.
Le 4 regole principali sono:
  • mantenere il normopeso con una dieta equilibrata
  • mantenere il giusto apporto di fibre giornaliero
  • diminuire introito di zuccheri raffinati
  • fare "tanti" pasti leggeri divisi nell'arco della giornata.
Tra le sostanze che aiutano a curare i disturbi della cistifellea (anche lievi) ricordiamo:
  • Vitamina A , Complesso B, Vit C, D, E
  • Inositolo
  • Lecitina
  • Colina
...Di conseguenza , ecco una lista di alimenti da prediligere, e altra assolutamente da evitare, o diminuire il più possibile, per mantenere una corretta condizione della propria cistifellea e quindi del nostro organismo:

CIBI FAVOREVOLI
  • pasta- pane- riso integrale
  • carni magre e/o bianche (manzo , pollo tacchino)
  • pesce di qualunque tipo (non fritto !)                         
  •  frutta
  • tanta verdura (grazie al grande apporto di fibre)
  • formaggi e yogurt magri
  • prediligere semplici metodologie di cucina (vapore, ai ferri..)
CIBI SCONSIGLIATI
  • pane fresco
  • latte intero
  • carni grasse , affumicate, marinate, salate (agnello, anatra, cacciagione, capretto,frattaglie, maiale, oca)
  • frutta secca
  • bevande zuccherate/ gasate
  • alcolici e superalcolici
  • caffè – tè
  • dolci di qualsiasi tipo
  • uova
  • condimenti carichi e/o grassi
E come sempre, anche in questo caso Madre Natura ci offre il suo contributo con l’effetto benefico delle sue figlie, le piante medicinali. Quelle principalmente utilizzate, in questi casi, presentano principi attivi con attività coleretica e colagoga che, cioè, aiutano a stimolare sintesi e secrezione della bile. Sono, queste, piante cosiddette ‘epatoprotettrici’ che esplicano la loro azione proprio a favore dell’organo emuntore per antonomasia. I rimedi fitoterapici, come coadiuvanti di una corretta alimentazione, utili per disturbi che coinvolgono proprio il fegato, sono vari. Ma vediamo quelli più comuni:
  • Fumaria officinalis, con la sua attività depurativa, coleretica e colagoga è particolarmente indicata in casi di epatopatie correlate ad obesità e disturbi dislipidemici;
  • Taraxacum officinalis aiuta a normalizzare le funzionalità del fegato incrementando la sintesi di bile, così da evitare eventuali accumuli di colesterolo e calcio, causa primaria della formazione di calcoli;
  • Silybum marianum, Cardo mariano, depura e protegge il fegato, determinando una significativa diminuzione delle concentrazioni di colesterolo nella bile; 
  • Cynara scolimus, il comune Carciofo, eupeptico ed epatoprotettore è un toccasana in caso di calcoli alla colecisti; da non sottovalutare, poi, l’azione ipocolesterolemizzante e coadiuvante la digestione dei grassi.
(fonte immagine: web)

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