sabato 13 dicembre 2014

Nutraceutica, ripartiamo dalla Natura

di Agnese Bettin

Integratori di vitamine, integratori di sali minerali, integratori di aminoacidi ramificati: sono solo alcuni esempi dei prodotti maggiormente richiesti dalla popolazione italiana. Ma questa grande richiesta è correlata ad un reale bisogno?
Il termine integrare significa propriamente “supplire a ciò che manca”; se noi analizziamo dove si trovano queste sostanze possiamo facilmente rispondere al quesito di partenza. Sali minerali e vitamine non si trovano forse in frutta e verdura? Gli aminoacidi ramificati non si trovano forse nella carne di pollo, nella bresaola, nel tonno? E allora perché, anzichè spendere inutilmente dei soldi in prodotti dalla poi dubbia efficacia, non impariamo a conoscere le proprietà dei cibi e sfruttare le innumerevoli risorse che la Natura ci mette a disposizione? Proprio su questo si basa la NUTRACEUTICA.
Il concetto di nutraceutica è stato introdotto nel 1989 da Stephen L. DeFelice; egli indicava come nutraceutico un qualsiasi alimento le cui proprietà hanno effetti benefici sul nostro organismo. Il termine, infatti, è un portmanteau dei termini farmaceutica e nutrizione, e indica appunto quegli alimenti-farmaci la cui assunzione è fortemente consigliata indipendentemente dall'indice di massa corporea, quindi  che ci si trovi o meno in una condizione di sovrappeso.
Alcuni cibi contengono numerose sostanze nutraceutiche, tanto da poter essere essi stessi definiti tali; in altri casi invece queste sostanze possono essere aggiunte agli alimenti in modo tale da aumentarne le proprietà benefiche, come ad esempio l'aggiunta degli omega 3 al latte o delle vitamine ai fiocchi di cereali.
Guardiamo alcune delle principali sostanze nutraceutiche.

Liquirizia, componenti e proprietà

di Giuseppe Annunziata

La Glycyrrhiza glabra, o più comunemente liquirizia, è una pianta originaria dell'Asia, abbondantemente diffusa in Italia meridionale e insulare e in tutto il bacino mediterraneo, appartenente alla famiglia botanica delle Leguminosae. La storia narra come questa pianta fosse già nota nell'antico Egitto, in Cina e Grecia, dove veniva ampiamente utilizzata per curare tosse, disturbi epatici e digestivi, intossicazioni alimentari.
In Fitoterapia, della liquirizia, vengono utilizzate esclusivamente le radici, raccolte nel loro periodo balsamico che corrisponde ai primi mesi autunnali.
I principi attivi della liquirizia possono essere raggruppati in tre grandi classi: flavonoidi, saponine, cumarine e fitosteroli. Guardiamoli più da vicino e descriviamo gli effetti benefici della liquirizia sulla salute.

lunedì 8 dicembre 2014

Bilancio energetico e diete restrittive

di Andrea De Simone
Al giorno d'oggi, è sempre più diffusa la vera e propria moda delle diete fai da te, spesso utilizzate per perdere peso, pensando di eliminare i chili di troppo in maniera duratura, ma soprattutto veloce.
La questione, a mio parere, rappresenta sicuramente una situazione piuttosto pericolosa, se non si hanno le giuste conoscenze e competenze in merito.

Chi di noi non ha ascoltato discorsi tra donne, uomini, ragazzi e ragazze come: "Sai, oggi ho iniziato una nuova dieta, fatta proprio da me.. Ho deciso di eliminare tutti i carboidrati cosi da perdere peso in modo rapido" .. Mai frase fu più sbagliata!

Prima di andare a spiegare l'argomento, sono necessarie alcune premesse base riguardo il bilancio energetico, fondamento del nostro organismo nonché del nostro metabolismo.